• Il professor Salvatore Pincherle, matematico ebreo, la cui famiglia si rifugiò nel montesino
  • Le leggi razziali furono lette per la prima volta da Mussolini il 18 settembre 1938 a Trieste
  • Strage di Sant’Anna di Stazzema (LU), 12 agosto 1944: 560 vittime
  • Eccidio di Ronchidoso (BO), 28-29 settembre 1944: 68 vittime
  • Marzabotto (BO), 29 settembre-5 ottobre 1944, strage di Monte Sole: 770 vittime
  • primo numero del giornale "Patrioti" della brigata partigiana "Giustizia e Libertà"

ARRIVANO I TEDESCHI

di Giovanni Sulla tratto dal libro: MONTESE-FASCISMO,GUERRA, RICOSTRUZIONE autori vari Golinelli  Editore, luglio1990

Dopo l'8 settembre 1943 i tedeschi, fattisi padroni dell'Italia, erano presenti su tutto il territorio da loro occupato, ma soltanto nell'estate del ”44 vennero a fissarsi sempre più stabilmente nel Comune di Montese. Don Barbieri segna nel suo diario la prima permanenza tedesca a Castelluccio, tra luglio e agosto 1944.
5 agosto. Da otto giorni 3 soldati germaníci sono installati in canonica e non se ne sa lo scopo: probabilmente spie per indagare se nella zona vi sono partigiani! (Don Barbieri “Zibaldone' ').
Don Quattrini, parroco di Masemo annota:
Ai primi di agosto 1944 giungevano (dalla Toscana) tedeschi con bestiame bovino, che collocarono presso diverse stalle della parrocchia, obbligando gli abitanti a soggiornarlo, ingiungendo che, qualora fosse stato razziato dai partigiani (allora numerosi nella zona di Montespecchio), avrebbero ritirato il bestiame della popolazione () Nella canonica di Maserno avevo 4 marescialli e un soldato che rimaneva di guardia alla casa. Rimasero quasi un mese nella canonica (diario di Don Quattrini).


Anche Don Banorri ricorda la venuta e la permanenza dei tedeschi nel montesino.
Verso la metà di agosto (1944) cominciarono a giungere tra noi soldati tedeschi reduci dal fronte toscano, i quali dal capoluogo si sparsero anche nelle limitrofe frazioni di lola, Maserno, Castelluccio, Salto e Ranocchio. Conducevano seco cavalli, bovini e carri razziati prima di abbandonare la Toscana. Da questo momento fu un continuo andare e venire di soldatesche alemanne (Don Banorri “Cronaca”).
Nell'ottobre 1944, nelle zone Montese-Pavullo, passarono ben tre divisioni di fanteria della 14^ armata tedesca, e precisamente la 65^, la 94^ e la 232^; quest'ultima si fennò (cfr. M. Gabriele “Linea Gotica 1944”, cartina n. 2). A proposito di questi passaggi dei soldati tedeschi don Banorri scrive:
Tra settembre e ottobre andò via via aumentando l 'arrivo e la partenza di soldati tedeschi nel capoluogo e nelle frazioni più vicino ad esso, e specialmente sulle creste dei monti, che ci separano dal bolognese. I loro spostamenti ebbero come conseguenza che negli ultimi due giorni di ottobre il nostro territorio restasse sguarnito di milizie tedesche. Di questa assenza approƒittarono i ribelli per poter finalmente penetrare nel capoluogo, e commettere alcuni delitti (...) Mentre i tedeschi avanzavano, si ritiravano i partigiani , e durante questo mese (novembre) un buon numero di essi riuscirono a sorprendere la vigilanza tedesca e a passare tra gli anglo- americani; altri restarono a casa, e, nascoste le armi per tempo più propizio, rivestirono abito civile, vivendo però appartati. Venne cosi a cessare il taglieggiamento su la popolazione di questi (partigiani), ma cominciò quello degli altri ( tedeschi) , i quali pagavano quando sì quando no la roba requisita. Ma i furti nelle case erano frequenti . E c'era poco da eccepire, poiché essi, se non con le parole, col contegno dimostravano di essere padroni di tutto (Don Banorri “Cronaca”).