Posto in posizione dominante a nord del capoluogo di Montese, il massiccio del Montello (963 m. slm.) rappresentò l’estrema posizione difensiva tedesca sui versanti appenninici nord-occidentali della seconda Linea Gotica (Linea Verde II). Un caposaldo di cui facevano parte anche il monte Buffone (927 m. slm.) e le quote circostanti. Le fortificazioni principali, oggi recuperate e visitabili, si trovano a ridosso delle pareti rocciose della Lastra Bianca, sulle pendici settentrionali del Montello e sono costituite da un posto di comando, trincee, ricoveri, riservette per munizioni e postazioni da mortaio, tutti collegati fra loro.
Dopo la liberazione di Montese avvenuta il 14 aprile 1945, le truppe brasiliane della FEB (Força Expedicionaria Brasileira) attaccarono ripetutamente, con l’ausilio dell’artiglieria, il caposaldo difensivo del Montello senza riuscire a conquistarlo: le truppe tedesche si ritirarono imbattute soltanto il 18 aprile, dopo giorni di aspri combattimenti.