L'operazione Encore, l'attacco a monte Belvedere sino alla linea d'Inverno

Tra il 28 e 29 gennaio truppe dell'85° e 87° reggimento rilevarono l'86° reggimento, che portò l'assalto alle linee tedesche sui Monti della Riva (Pizzo di Campiano, Monte Cappel Buso, Monte Serrasiccia, Monte Mancinello e Le Piagge) tra il 18 e 19 febbraio.

Un carro armato Sherman distrutto da una mina tedesca in località CoronaAlle ore 23 del 19 febbraio 1945 il generale Gorge P. Hays, comandante della 10ª Divisione da Montagna, inviò ai tre reggimenti l'ordine di attacco alla Linea Gotica. Per accentuare la sorpresa non vi fu il consueto fuoco di artiglieria preparatorio.Le forze sul campo erano supportate della ricognizione aerea guidata da "Rover Joe", coordinata da terra dal team di "Rover Pete".  L'assalto dell'87° reggimento si sviluppò dalla linea di partenza, nei pressi del paese di Querciola, verso la località di Corona.

Il 2° battaglione si diresse, poi, a ovest, verso i paesi di Polla e Rocca Corneta.

Il 1° battaglione risalì il crinale sinistro di Monte Belvedere contemporaneamente al 3° battaglione dell'85° reggimento, che si trovava immediatamente alla sua destra sotto le pendici del monte. Il 1° battaglione dell'85° reggimento prese d'assalto il Monte Gorgolesco e il 3° battaglione dell'86° reggimento si diresse a Mazzancana. L'azione proseguì verso Ronchidoso, Monte della Torraccia il 24 febbraio 1945, Monte Terminale nel territorio di Iola di Montese il 3 marzo, Pietracolora il 4 marzo e Castel d'Aiano che fu conquistata il 5 marzo 1945. I tre reggimenti della 10ª divisione da montagna si attestarono, infine, tra Monte Grande d'Aiano e Monte della Spe per le seguenti due settimane.

approfondimento: Il combat report dell'Operazione Encore tradotto in italiano

IL MUSEO DIFFUSO...

trinceeTra borghi e boschi, arricchita di monumenti e dal museo Storico della Rocca a Montese e dal museo della Memoria di Iola, si snodano i Luoghi e i sentieri della memoria attraverso 23 km di percorsi nel territorio di Montese. Come un dialogo tra il passato di un lungo anno di guerra e un presente volto alla pace, il Museo Diffuso percorre le montagne e le valli del montesino raccontando la durezza del periodo che dall'estate del '44 porta al termine della Seconda guerra mondiale, nell'aprile del '45.

Con l’avanzare delle truppe alleate in direzione dell’Appennino tosco-emiliano, iniziarono i primi bombardamenti aerei alleati. Dall’inverno del ’45 sino al termine del conflitto alle incursioni alleate si aggiunsero cannoneggiamenti da ambo gli schieramenti. La popolazione, in quel lungo anno di privazioni e violenze, dovette imparare a convivere sia con la potenza distruttiva delle armi che con i rastrellamenti delle forze dell’Asse. Vennero utilizzate allora come rifugi le cantine e le stalle, furono scavati rifugi antiaerei sparsi sul territorio; nel centro di Montese ci si nascose anche nelle fogne.

Il sentiero, ben indicato dalla segnaletica e privo di difficoltà, è di facile percorribilità, anche a tappe, per tutta la famiglia o le scolaresche. Arricchito dalla presenza di due musei al centro di Montese e di Iola, il percorso può costituire anche un supporto didattico. Una giornata trascorsa tra colline e montagne, boschi misti e prati polifiti, in una natura ancora ricca e multiforme si può quindi trasformare in un’esperienza di scoperta e approfondimento storico.

 

 

Il Museo Storico, Monumento alla FEB e i rifugi antiaereiLe trincee e le postazioni della Lastra BiancaIl “Sentiero della Linea Gotica” con fortificazioni recuperate e il rifugio dei civiliResti di postazioni e camminamentiL’ampia sezione “2a Guerra mondiale” del Museo della Memoria e, nei dintorni, le grotte-rifugio dei TufiLa pineta con resti del complesso sistema difensivo tedescoMonumento alla 10a Divisione da Montagna USMonumento al Partigiano Napoleon